Le criticità dell’agro sono state protagoniste ieri durante la Commissione Paritetica che dovrà definire i confini del nuovo Comune di Porto Conte.
Dal Comitato Rinascita della Bonifica commentano: “Abbiamo esposto i problemi che attanagliano da troppi anni il nostro territorio e che lo hanno portato all’attuale situazione di degrado. Problemi spesso facilmente risolvibili da un piccolo Comune che può concentrarsi sulle poche ma importanti criticità”.
E proseguono: “Dalla disgregazione sociale dovuta all’emergenza abitativa al conseguente invecchiamento della popolazione e la morte dei servizi. L’assenza di politiche che favoriscano l’insediamento di nuovi nuclei famigliari in borgata. La necessità di insediare nuovi giovani, nuove aziende agricole per far riprendere il ciclo generazionale. Il coinvolgimento della popolazione nella pianificazione urbanistica. L’assenza di una pianificazione a medio/lungo termine del territorio. Il Parco di Porto Conte percepito dai residenti come un corpo estraneo anche per l’assenza, all’interno dell’ente, di rappresentanti delle borgate più prossime. Il fatto che Porto Conte contribuisca in modo determinante all’immagine turistica di Alghero, attraverso le grotte di Nettuno, le spiagge e molto altro ma che, i benefici da questo contributo, finiscano tutti a Alghero, senza che una percentuale delle entrate sia utilizzata per la valorizzazione delle zone che hanno prodotto gli introiti. La rete di telefonia mobile non funzionale alle esigenze: i cellulari non ricevono o ricevono male il segnale. Questo porta a gravi rischi per la salute. Da qui la necessità di aggiornare al più presto il piano delle antenne alla situazione attuale. La lontananza degli uffici comunali. I problemi di sicurezza dei sistemi delle condotte idriche, che sono realizzate in Eternit e sono un colabrodo. I problemi di sicurezza stradale: manutenzione assente, incroci a raso non segnalati, bui, pericolosissime zone di attraversamento di fauna selvatica. La riorganizzazione dei trasporti, con la necessità di un potenziamento delle corse nel periodo estivo e non solo, per facilitare i turisti che arrivano senza un mezzo proprio e non vogliono noleggiare un’auto. I problemi di sicurezza dei canali del Consorzio di Bonifica. L’assenza di politiche di valorizzazione dei prodotti locali sul mercato interno. L’assenza di politiche di valorizzazione del patrimonio edilizio dismesso. L’assenza di politiche per l’aggregazione giovanile. Questo e molto altro. Non ultima la necessità di trovare soluzioni di sistema e non “una tantum” per far contenta la popolazione solo in questo periodo di forte malcontento”.