Destano preoccupazione le dichiarazioni di Giuseppe Fadda, capogruppo in consiglio comunale della lista “Per Alghero” , la stessa in cui milita Mario Nonne, unico esponente dell’agro a Sant’Anna. Il Consigliere comunale ha infatti affermato recentemente che il Parco di Porto Conte: ” Dovrà rivedere la sua perimetrazione, aprendo un ampio dibattito, con l’eventuale inserimento di aree agricole vicine e la definizione di una fascia pre-parco”.
Tonina Desogos, presidente del Comitato di Maristella, commenta: “Non capiamo la provocazione di Fadda: se pensa di arrivare nell’agro a dettare legge sulla pelle dei cittadini residenti si sbaglia di grosso. Se la provocazione è involontaria, denota nuovamente l’enorme distanza che separa le esigenze dell’agro dalla politica cittadina. Se fosse deliberata, manifesta una volontà di scontro gratuita che, per certo, non vedrà la popolazione soccombere.
La legge istitutiva del Parco di Porto Conte parla chiaro e recita all’articolo 2: “Nella delimitazione provvisoria del territorio del Parco non sono comprese le borgate, le aree appoderate o comunque utilizzate per usi agricoli”. Articolo per il quale le borgate hanno lottato in passato e sono ancora disposte a farlo e con ancora più determinazione, anche alla luce degli ultimi sviluppi che hanno visto il Sindaco e la sua maggioranza chiudere le porte a rappresentanti delle borgate nella gestione dell’Ente.
Fadda vorrebbe includere aree agricole all’interno del perimetro del Parco. E come intenderebbe procedere? Di prepotenza immaginiamo, visto che è in corso una raccolta firme con massiccia adesione per ottenere l’effetto contrario, cioè per riperimetrare i confini del Parco per difetto. Si tratta di quella stessa prepotenza che ha creato negli anni la profonda frattura tra le Borgate e Alghero, la stessa che ha portato all’iter per l’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte e che continua a essere esercitata ancora oggi?
Troviamo strano inoltre che, il consigliere Nonne, residente nell’agro, permetta a esponenti della sua lista tali uscite maldestre che minano ulteriormente la già esplosiva situazione. Si tratta di un autogol che allontana ulteriormente la politica dalla realtà.
L’Ente Parco a breve sarà chiamato ad approvare il Piano del Parco. Ci sono moltissimi interessi in gioco, forse anche importanti favori da ricambiare. Bene, ora vorremmo che arrivasse a Sant’Anna questo messaggio: la Bonifica è cambiata. Nessuna ingiustizia sarà più tollerata. La popolazione sarà vigile e pronta a evidenziare pubblicamente qualsiasi azione volta a far prevalere gli interessi personalistici di pochi intimi a discapito di quelli delle comunità.
Comunità che, è bene ricordarlo, a tutt’oggi stanno pagando le conseguenze e i danni derivanti da una politica che, non solo non ha operato scelte mirate ad una programmazione seria e condivisa ma non ha nemmeno avuto il coraggio di porre in atto scelte efficaci e decisive a tutela e a favore degli agricoltori. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Si preannunciano tempi difficili. Invitiamo tutti i residenti a serrare le fila, a tenersi pronti a lottare per i propri diritti messi nuovamente a repentaglio da una politica distante dalla tanto decantata condivisione della campagna elettorale e che rischia di portare un’altra ondata di depressione, disoccupazione e degrado in una delle zone più affascinanti della nostra isola”.
Per IL COMITATO DI BORGATA
IL PRESIDENTE
(Tonina Desogos)