Una delegazione del Comitato Rinascita della Bonifica, capitanata dal suo Presidente Dario Deriu, ha incontrato ieri pomeriggio l’Assessore Regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi e il suo staff, a margine dell’evento “Sardegna, isola della qualità della vita – cibi per la salute della terra dei centenari” tenutosi presso i Chiostri di San Barnaba, a Milano.
Dario Deriu a conclusione dell’evento, ha dichiarato: “Dopo l’incontro che abbiamo avuto ad Alghero settimana scorsa con il Presidente Pigliaru, era per noi importante attenzionare anche l’Assessorato Regionale all’Agricoltura in merito all’abbandono che sono costrette a subire le borgate di Alghero. Oggi tutta la Sardegna agricola è in fermento per l’arrivo del nuovo Piano di Sviluppo Rurale: stanno per piovere sull’isola centinaia di milioni di Euro. La bonifica di Alghero non è affatto pronta ma destinata, un’altra volta, ad avere un ruolo marginale nella spesa di quei fondi. Fondi con i quali si potrebbero sistemare strade, chiese, scuole, saloni e ridare slancio all’agricoltura. Nei recenti incontri a regia regionale tenuti a Bonassai e propedeutici al PSR, erano presenti molti imprenditori agricoli o aspiranti imprenditori provenienti dalla Bonifica di Alghero. Cittadini desiderosi di investire in agricoltura ma ai quali sarà negata un’altra volta questa possibilità, se l’amministrazione comunale non deciderà finalmente di impegnarsi con determinazione per liberare subito l’agro dagli attuali vincoli. Il PUC non è la strada giusta in quanto processo troppo lento. La soluzione esiste e sarebbe sufficiente la reale volontà politica per vagliare la miglior strategia per uscire da questa assurda situazione, oramai decennale”.
E conclude.”Siamo venuti a incontrare l’Assessore Regionale all’Agricoltura per spiegarle che esistono in Sardegna 8000 ettari di fertili terreni agricoli che non sono liberi di fare agricoltura, dove i giovani imprenditori agricoli non possono investire. Il problema sarà presto approfondito in un incontro ad hoc a Cagliari. Crediamo sia gravissimo il fatto che siano i cittadini a dover spostarsi per incontrare le istituzioni regionali per cercare di risolvere le criticità del territorio: purtroppo però ci rendiamo conto che, ad Alghero, ciò che per noi è di vitale importanza, passa, come sempre, in secondo, terzo piano. Non dimentichiamo inoltre che oggi a Cagliari siede in Regione Marco Tedde che, a suo tempo, da sindaco di Alghero, nulla fece per evitare il disastro nell’agro algherese. Stesso discorso vale per l’attuale sindaco Mario Bruno che, quando fu consigliere regionale di maggioranza, non tutelò la nostra terra. Quindi, pare non ci siano le sensibilità in ambito locale per impegnarsi a far ripartire il comparto agricolo ad Alghero con la necessaria celerità”.