Antonio Zidda, Presidente del Comitato Zonale Nurra e del Comitato di Sa Segada – Tanca Farrà, commenta il momento che sta vivendo l’agro in queste settimane.
“Di queste ore l’aggressione verbale a un componente del Comitato Zonale Nurra che rappresenta solo la punta dell’iceber rispetto a un clima di tensione innescato in agro negli ultimi mesi da coloro che detenevano il “potere” sino a poche settimane fa. Un piccolo potere ma, evidentemente, per alcuni importante e tuttavia mal gestito, vista la ventata di nuovi volontari che hanno democraticamente sostituito la gran parte della vecchia guardia. Sono evidenti la discriminazioni subite negli ultimi decenni dalle borgate di Maristella, Sa Segada, Tanca Farrà, Guardia Grande e Corea: territori palesemente abbandonati dalla politica. Alcune borgate non partecipavano più da tempo alle riunioni del Comitato Zonale Nurra recriminando l’assenza di risultati dello stesso. Questo la dice lunga sull’operato del Comitato Zonale sino a oggi: che cosa è successo? Perché alle elezioni del comitato partecipavano quattro gatti? Perché i consiglieri facenti parte del Comitato non sono riusciti a ottenere uno sviluppo armonico dell’agro? L’escalation di sgradevoli situazioni che sta investendo in questo periodo le nuove leve sane di volontari al servizio del territorio, non fa altro che confermare che si sta percorrendo la strada giusta e ci sprona ad andare avanti in quella direzione. E’ peraltro semplice riconoscere e stanare la mentalità della vecchia guardia che si palesa in diverse forme: nepotismo, negazione oggettiva della realtà, persone astiose per la posizione di “privilegio” perduta, tentativi, a volte riusciti, di fuorviare i nuovi entrati. Se il fine ultimo è il bene dell’agro, sarebbe senz’altro più opportuno e coerente per questi soggetti fermarsi e iniziare a contribuire a favore del proprio territorio anziché cercare in tutti i modi lo scontro per la riconquista di un “potere” che hanno spesso già sperimentato in modo fallimentare. Per questo motivo invito la maggioranza del Comitato di Borgata di Guardia Grande – Corea a andare avanti”.