Si è svolta ieri presso la Sala Consiliare di Via Columbano ad Alghero la seduta, aperta alla cittadinanza e molto partecipata, della Commissione Sanità del Consiglio Comunale.
«Grande partecipazione, con interventi di alto livello» commenta il Presidente della Commissione Alessandro Nasone, che si rammarica solo «per la mancanza della Maggior Parte dei consiglieri regionali del Territorio, che hanno perso così una occasione di stare accanto alla città che a loro ha dato tanto». Nasone ricorda poi che «ora il cronoprogramma prevede la redazione di un documento da far ratificare al Consiglio Comunale, la presenza il 24 dei Sindaci del Territorio a Cagliari, mentre il 28 settembre tutti quanti dovremo essere presenti a Sassari presso la sala Angioy del Palazzo della Provincia, durante la conferenza dei Sindaci in cui sono previsti gli interventi dell’Assessore regionale Arru e del Presidente Pigliaru».
Una prima stesura del documento, che descrive chiaramente la situazione e rivendica la corretta applicazione dei parametri di legge, è stata presentata in un documento congiunto redatto dalla Consulta delle Associazioni di Volontariato e dalla Rete delle Donne di Alghero, già inoltrato il 16 settembre in una lettera indirizzata al Presidente Francesco Pigliaru, all’Assessore alla Salute Luigi Arru, al Presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau e alla Commissione Sanità della Regione Sardegna:
RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA REGIONALE: CLASSIFICAZIONE PRESIDIO OSPEDALIERO DI ALGHERO E CONSEGUENTE RIDIMENSIONAMENTO DELL’OFFERTA DI SERVIZI SANITARI
Le scriventi Associazioni di Volontariato e Rappresentanti dei Cittadini di Alghero, in merito al documento sulla Riorganizzazione della rete ospedaliera regionale sarda – nel premettere che, prima della predisposizione del piano, sarebbe stato opportuno effettuare la riforma degli Enti locali e definire il numero delle ASL al fine di poter configurare il reale dimensionamento del bacino di appartenenza di ciascuna Azienda Sanitaria – esprimono le seguenti considerazioni:
- La classificazione del Presidio Ospedaliero di Alghero come Ospedale di Base appare impropria in quanto non tiene conto del reale bacino di utenza della ASL di riferimento (ASL l).
Non si comprendono le motivazioni per le quali la Regione Sardegna, nel classificare gli Ospedali Regionali, ha considerato l’effettivo bacino di popolazione di tutte le ASL Sarde ad esclusione della ASL n. 1di Sassari per la quale lo stesso è stato sottodimensionato, non calcolando il numero reale. Infatti, per il Presidio Ospedaliero di Alghero – che diventerà l’unico della ASL N.1 e che ingloberà, oltre agli stabilimenti Algheresi (Civile e Marino) e di Ozieri, gli Ospedali di Comunità di Ittiri e Thiesi – è stato calcolato solo il bacino di utenza del distretto algherese pari ad 80.000 abitanti (durante la stagione estiva diventano anche 120.00), senza tenere conto del restante bacino di riferimento relativo al distretto di Ozieri, pari a 35.000 abitanti, nonché dell’intera area della ASL N.1 con una popolazione totale di 335.097 abitanti che supera abbondantemente la cifra minima dei 150.000 previsti per ottenere la classificazione di Primo Livello.
- La classificazione degli ospedali adottata dalla RAS appare fortemente sbilanciata a favore del sud della Sardegna dove si prevedono quattro presidi di primo livello (compreso S. Gavino che pure non raggiunge il bacino d’utenza di 150.000 abitanti); si prevedono, inoltre, un presidio di primo livello nel centro Sardegna (Nuoro), ma potrebbero diventare due con Lanusei, un presidio di primo livello nel Nord Est (Olbia), mentre ancora una volta si penalizza il Nord Ovest della Sardegna nel cui territorio si troverebbe, probabilmente, l’unico Ospedale di Base della Regione (Alghero).
Pertanto:
- Considerato che tutta la popolazione regionale ha diritto ad un trattamento equo e identico in linea con le vigenti normative nazionali e regionali
- Considerato il rischio di un forte ridimensionamento dell’off erta di servizi sanitari nel Presidio Ospedaliero di Alghero
- Considerato che il territorio di Alghero è già stato penalizzato in passato con la sottrazione dei fondi per il nuovo Ospedale, inizialmente stanziati e poi dirottati altrove
Si richiede la rideterminazione del reale bacino d’utenza del Presidio Ospedaliero di Alghero con le stesse modalità utilizzate per il restante territorio regionale, cioè tenendo conto dell’effettivo bacino di popolazione della ASL di riferimento, come stabilito dalle normative nazionali e regionali vigenti in materia di riorganizzazione della rete ospedaliera, al fine di mantenere la classificazione, prevista e dovuta per legge, di Ospedale di primo livello.
Foto e articolo di D. Dore