Sono diverse le aree all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte che necessitano di interventi di rinaturalizzazione, bonifica e riconversione delle copertura vegetali attualmente caratterizzate da specie introdotte e quindi non endemiche dei luoghi.
Per fare ciò il Parco per il tramite del suo centro di educazione ambientale lancia una campagna mirata con forte connotazione educativa e di fidelizzazione delle giovani generazioni nei confronti dell’area protetta. “Per piantare un albero ci vuole un bimbo” questo lo slogan, sulla scia della canzone di Sergio Endrigo pensato dagli educatori del Parco per promuovere e stimolare le neo mamme del territorio non solo algheresi a piantumare un albero o un’altra essenza arborea o erbacea indicata dal Parco in occasione della nascita del proprio figlio.
Una iniziativa che però non si esaurisce con il mero evento della messa a dimora del giovane albero, ma prevede la cura periodica dello stesso in collaborazione con gli educatori e il personale addetto del Parco. Una fidelizzazione insomma del Parco che in questo modo coinvolgerà le mamme e i loro figli anche in altre iniziative educative nelle varie fasi di crescita dei loro figli contribuendo ad avvicinare le giovani generazioni fin dalla nascita ai concetti di ambiente e sostenibilità. Ma non solo, l’azione avrà come obbiettivo primario la rinaturalizzazione di luoghi all’interno dell’area parco, attualmente degradati o comunque in cui sono presenti specie ed essenze arboree invasive piantumate in epoche precedenti all’istituzione dell’area protetta. Oppure aree da bonificare o dove a causa della senescenza degli attuali alberi o perché invase da parassitosi si ritiene necessario provvedere a irrobustire la copertura vegetale con specie autoctone. Alcune di queste aree prescelte riguardano le zone dell’ex campo rom, o ancora le aree di Mugoni e Tramariglio.
«Non si tratta di una replica di altre iniziative già codificate a livello nazionale come la festa dell’albero o altre analoghe campagne – spiega il direttore del Parco Mariano Mariani – ma di una operazione di fidelizzazione delle mamme e dei loro figli che diventano parte attiva di un processo partecipato di politiche di sostenibilità ambientale. Ma non solo si cercherà in tutte le fasi di crescita del bambino di fargli vivere il Parco e conoscere la natura con iniziative periodiche mirate. Vivere il Parco significa veramente non solo godere della natura e dei suoi luoghi ma partecipare e concorrere alla sua conservazione prendendo coscienza anche delle criticità e delle minacce che di volta in volta ne minano l’integrità».
Il progetto “Per piantare un albero ci vuole un bimbo” verrà presto pubblicizzato nei reparti di ginecologia degli ospedali di Alghero e hinterland con tutti i dettagli per aderire all’iniziativa. A battezzare l’avvio del progetto è stata la neo mamma Laura Mannoni di Sassari che proprio oggi (giovedì 1 dicembre) insieme la babbo Massimo Cossu e naturalmente al piccolo Zeno hanno messo a dimora un giovane leccio in un area di Tramariglio da “rinaturalizzare”. Grande emozione per mamma Laura che sarà la prima a seguire insieme al proprio figlio Zeno tutte le fasi di crescita dell’albero.