Pubblichiamo di seguito la nota giunta dal Comitato Rinascita della Bonifica.
“Sorridiamo di fronte alla sfrontatezza della lettera pubblicata da Buongiornoalghero di Pino Meloni, UPC, in merito alla possibilità che il consiglio comunale di Alghero possa perdere potere su Porto Conte, fino a non avere più competenze su grandi questioni come l’urbanistica, le Grotte di Nettuno e tutto il resto.
Infatti, mentre lui si preoccupa di poltrone, gli abitanti delle borgate, sommersi dall’immondizia, senza toponomastica e senza i servizi più elementari, stapperebbero bottiglie del vino più pregiato pur di liberarsi di una politica faziosamente miope che ha portato Porto Conte a una situazione di arretratezza e degrado da terzo mondo.
Gli abitanti del territorio, trovandosi in netta minoranza di fronte ai numeri di Alghero, si sono visti rifiutare nel tempo le più elementari richieste di civiltà. Oltre a questo, la politica di Alghero si è sempre concentrata per i suoi investimenti sul centro cittadino, riducendo considerevolmente le enormi opportunità di lavoro che avrebbe potuto creare un territorio a fortissima vocazione naturalistica come Porto Conte.
Guardia Grande, Maristella, Sa Segada, Arenosu e Santa Maria la Palma hanno già espresso il loro forte dissenso in Regione in merito alla scelleratezza della politica di Alghero verso una delle zone più pregiate di Sardegna, che ogni anno contribuisce direttamente e come indotto alle casse cittadine con decine di milioni di euro, senza ricevere nulla in cambio. Lo stupro del territorio che ogni estate viene perpetrato ai danni di Porto Conte non è più ammissibile. La rivolta dei residenti attraverso la pratica per l’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte ne è la lampante riprova.
Invitiamo il Signor Pino Meloni e tutto il consiglio comunale di Alghero a smetterla di preoccuparsi di poltrone e a iniziare a lavorare seriamente sulla valorizzazione di Porto Conte”.
Comitato Rinascita della Bonifica
Foto di Fulvio Stradijot